š«£ Marketing Fails: campagne finite malissimo (Ep.2)
Sessismo e stereotipi non potevano mancare allāappelloā¦
Buongiorno!
Ben ritrovato/a allāinterno di Deep in Marketing, la newsletter targata Figaro Digital dove io (Marco) ti accompagno nellāapprofondimento dei piĆ¹ svariati argomenti dal mondo digital e marketing!
Oggi ti scrivo dal Marocco, ma non in vacanza, quindi la newsletter non si ferma šš»
Dopo un brand piuttosto sconosciuto, adesso ne vediamo uno che, con le sue campagne, riceve spesso una risonanza mondiale (dāaltronde possiede circa 11.000 negozi sparsi per il mondo).
Burger King
Nel mondo marketing ha una storia piuttosto controversa: insieme a campagne di enorme successo (soprattutto ācontroā il rivale storico McDonaldās), si ricordano anche degli scivoloni clamorosi, giusto per far capire che āil re degli hamburgerā non si tira indietro quando cāĆØ da prendere dei rischi.
Siccome siamo qui a parlare di fail, andiamo a conoscere quello secondo molti piĆ¹ eclatante:
Torniamo indietro di soli tre anni, quando, durante la Giornata Internazionale della Donna, la divisione UK di Burger King se ne esce cosƬ su Twitter:
Lāimmagine parla da sola vero?
Eppure, lāintento era totalmente opposto. Anche se il primo Tweet recita: āLe donne appartengono alla cucinaā; nei tweet successivi arriva la contestualizzazione e il succo della campagna (che appunto voleva combattere quegli stereotipi attraverso lāistituzione di una scholarship).
Purtroppo perĆ², il team social di Burger King UK non aveva fatto i conti con la mancanza di attenzione dellāutente medio, di cui si poteva tranquillamente immaginare la reazione nel leggere quel tipo di frase.
La scelta comunicativa rientra in quello che viene chiamato āshockvertisingā, che consiste nellāagganciare le persone con qualcosa di cosƬ forte da creare appunto uno shock, sperando poi di invogliarle nellā approfondire il resto del contenuto.Ā
Peccato che in questo caso la strategia si sia rivelata fallimentare sotto ogni punto di vista. Basti vedere la sfilza di commenti, retweet e repost su altri social. Sono stati davvero in pochi a superare il primo tweet, e anche chi ha letto il resto non ha risparmiato il brand dal suo dissenso.
ComāĆØ andata a finire?
Dopo le accuse, Burger King ha eliminato ovviamente il tweet, chiedendo scusa per lāaccaduto e cercando di giustificarsi grazie alle buone intenzioni di fondo.
Se ci pensi, sarebbe bastato semplicemente inserire una grafica piuttosto che un tweet solo testuale, magari con un piccolo sottotitolo di spiegazione.
Insomma, a volte anche la tipologia di formato e di messaggio puĆ² cambiarne completamente il risultato, da Burger King dovrebbero saperlo bene.
Abbiamo finito, ci sentiamo giovedƬ prossimo per raccontare uno scandalo che ha portato anche a proteste e scontri pubblici, con feriti al seguito š„
Un abbraccio,
Marco, Head of Content @Figaro Digital šš»